@pixabay
Immaginate di dover negoziare manualmente l’acquisto di ogni singolo spazio pubblicitario su ogni sito web. Fino a pochi anni fa, era così, ma il programmatic advertising ha rivoluzionato questo paradigma.
Si tratta di un sistema automatizzato che permette di comprare e vendere spazi pubblicitari online in tempo reale, mostrando annunci specifici a un pubblico accuratamente selezionato. Non è solo una questione di automazione: è un approccio più intelligente, veloce ed efficiente, che consente di inviare il messaggio giusto, alla persona giusta, nel momento esatto in cui è più ricettiva.
Tutto accade nel tempo necessario a caricare una pagina web. Il processo, noto come Real-Time Bidding (RTB), o asta in tempo reale, può essere riassunto in pochi, fulminei passaggi :
Per capire il programmatic, è utile pensare a un mercato finanziario con tre attori principali:
L’adozione di massa di questa tecnologia è dovuta a benefici concreti sia per gli editori che per gli inserzionisti.
Il programmatic advertising non è più una tendenza emergente, ma lo standard del settore. Ha trasformato la pubblicità digitale in un ecosistema data-driven, dove ogni impressione viene valorizzata al massimo. Per gli editori, significa vendere il proprio inventario al miglior prezzo possibile; per gli inserzionisti, significa investire il proprio budget nel modo più efficace. Padroneggiare questa complessità è la chiave per ottenere risultati concreti e sostenibili.
Gli utenti occasionali rappresentano la maggioranza delle visite per molti siti. Tuttavia, sono anche il…
Negli ultimi anni la newsletter è tornata a occupare un ruolo centrale nelle strategie editoriali.…
Da oltre vent’anni il motto “Content is King” domina il dibattito sull’editoria digitale. Ma in…
Nella pubblicità digitale le metriche sono fondamentali per valutare l’efficacia di una campagna. Tra queste,…
Monetizzare un sito editoriale non semplice: la concorrenza è alta, le tecnologie pubblicitarie evolvono rapidamente…
Oggi gran parte del traffico web proviene da dispositivi mobile. Nonostante ciò, molti siti editoriali…