Il Google Core Update di giugno 2025 sta impattando il traffico organico di molti siti. Se anche tu hai notato un calo, sappi che non è il momento della disperazione, ma della strategia. Vediamo come è possibile non solo proteggere, ma anzi aumentare le proprie revenue anche con un numero inferiore di visite.
Oltre le visite: Il ruolo chiave dell’RPM
L’errore più comune per un editore è misurare il successo solo in termini di sessioni o pagine viste. La metrica che conta davvero per la sostenibilità del tuo business è l’RPM (Revenue Per Mille impressioni). Un RPM più alto significa semplicemente che stai guadagnando di più da ogni singola pagina visitata. L’obiettivo strategico è chiaro: trasformare un potenziale calo di traffico del 20% in un’opportunità per aumentare l’RPM del 25%, mantenendo o addirittura migliorando il fatturato finale. Ecco tre strategie fondamentali per raggiungere questo obiettivo.
1. Effettua un audit del tuo setup pubblicitario
Spesso, gli editori si affidano a un’unica concessionaria o a un setup di monetizzazione impostato anni fa e mai più toccato. Questa è la prima area di inefficienza. Un audit professionale può rivelare opportunità incredibili:
- Identificare i formati di annunci più performanti per il tuo layout.
- Ottimizzare il posizionamento degli annunci per massimizzare la visibilità senza compromettere l’esperienza utente, un fattore sempre più cruciale per Google.
- Eliminare i partner pubblicitari poco redditizi che rallentano il sito senza portare un reale valore economico.
2. Abbraccia la tecnologia AdTech: l’esempio dell’header bidding
Non lasciare che sia un’unica entità a decidere il valore del tuo inventario pubblicitario. Tecnologie come l’header bidding hanno rivoluzionato la monetizzazione per gli editori. In parole semplici, questa tecnologia crea un’asta in tempo reale per ogni singolo spazio pubblicitario sul tuo sito, invitando più partner (SSP e Ad Exchange) a fare la loro migliore offerta simultaneamente. Questo meccanismo competitivo spinge naturalmente il prezzo verso l’alto, garantendoti di ottenere sempre il massimo valore possibile per ogni impressione. È il modo più diretto ed efficace per aumentare drasticamente il tuo RPM.
3. Valorizza la qualità del tuo pubblico
Paradossalmente, un aggiornamento di Google che mira a premiare i contenuti di alta qualità potrebbe averti fatto un favore. Potrebbe aver “filtrato” il tuo pubblico, allontanando gli utenti occasionali e meno interessati e lasciandoti con un’audience più fedele, coinvolta e di valore. Questo traffico “qualificato” è estremamente prezioso per gli inserzionisti, che sono disposti a pagare di più per raggiungerlo. Saper valorizzare e presentare la qualità della tua audience a partner pubblicitari specializzati può portare a CPM (Costo Per Mille) più elevati, compensando ampiamente la diminuzione del volume di traffico.

L’era in cui il successo di un editore era legato solo alla quantità di traffico sta volgendo al termine. Oggi, l’efficienza, la tecnologia e la strategia sono i pilastri di una monetizzazione intelligente e sostenibile. Un calo di traffico dovuto a un aggiornamento di Google non è la fine, ma un’opportunità: quella di avviare una gestione più redditizia del tuo patrimonio digitale.
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