Definire gli obiettivi di marketing: dalla brand awareness alla vendita

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Un megafono arancione

Quando si inizia a pianificare una strategia pubblicitaria, è facile lasciarsi guidare dall’urgenza di “ottenere risultati”. Ma cosa significa davvero “risultati”? Più traffico? Più vendite? Più contatti? E a quale costo?

Prima di scegliere i canali, il budget o i contenuti da promuovere, è fondamentale fermarsi un attimo e chiarire un punto essenziale: quali sono gli obiettivi del marketing. Non è solo una formalità, ma un passaggio decisivo per costruire azioni coerenti, misurabili e soprattutto efficaci.

Non tutte le campagne servono a vendere subito

Un errore molto comune, soprattutto tra le piccole e medie imprese, è aspettarsi che ogni campagna porti a una vendita immediata. In realtà, non tutte le persone che vedono i tuoi contenuti sono pronte ad acquistare, e cercare di forzare la conversione troppo presto può rivelarsi controproducente.

È qui che entrano in gioco gli obiettivi differenziati: ogni fase del percorso dell’utente – dalla prima impressione alla decisione finale – richiede un approccio diverso. L’utente che non ti conosce ha bisogno di essere informato e incuriosito. Chi è già interessato, invece, deve trovare risposte e motivi per sceglierti. E chi ha già comprato? Va fidelizzato e coinvolto di nuovo.

Capire a che punto si trova il tuo pubblico

Prima di stabilire cosa vuoi ottenere, chiediti a che livello di relazione si trova il tuo pubblico con il tuo brand.
Se sei agli inizi, probabilmente il primo obiettivo sarà farti conoscere. In questo caso, ha senso parlare di brand awareness, cioè far sì che le persone comincino a vedere il tuo nome, riconoscerlo, associarlo a un determinato bisogno.

Se invece il pubblico ti conosce già, ma ancora non ha interagito davvero con i tuoi contenuti o i tuoi prodotti, potresti puntare a generare interesse, spingendo l’utente a esplorare le tue proposte, a visitare il sito, a iscriversi alla newsletter, a richiedere maggiori informazioni.

E infine, quando sai di avere davanti persone pronte ad agire, puoi impostare campagne orientate alla conversione, cioè a ottenere qualcosa di tangibile: una vendita, una prenotazione, un contatto commerciale.

Una persona con un foglio di grafici in mano
@unsplash

Dalla teoria alla pratica: qualche esempio

Facciamo un esempio concreto. Immagina di gestire un centro fitness locale.

Se hai appena aperto e vuoi far sapere che esisti, potresti lanciare una campagna video sui social o su YouTube, mostrando i tuoi spazi e raccontando la tua proposta: in questo caso, l’obiettivo è la visibilità, non l’acquisto immediato.

Dopo qualche settimana, potresti iniziare a promuovere contenuti informativi sul tuo sito o sul blog, oppure offrire una guida gratuita su come scegliere la palestra giusta. Qui stai lavorando sulla considerazione: vuoi che l’utente ti percepisca come una soluzione concreta.

Infine, puoi attivare una campagna su Google Ads rivolta a chi ha già visitato il tuo sito o cercato “palestra con corsi di yoga vicino a me”, proponendo una prova gratuita o uno sconto sul primo mese. Questa è una campagna orientata alla conversione.

Come vedi, ogni fase ha un ruolo specifico e tutti e tre gli approcci – awareness, interesse, azione – lavorano insieme in modo sinergico.

Il metodo per definire gli obiettivi

Dire “voglio più clienti” non è sufficiente. Un obiettivo utile deve essere concreto e misurabile. Non è un caso se nel marketing si parla spesso di obiettivi “SMART”: Specifici, Misurabili, Realistici, Rilevanti e definiti nel Tempo.

Ad esempio: “Acquisire 100 nuovi iscritti alla newsletter in 30 giorni tramite una campagna su Meta, mantenendo un costo per lead sotto i 2 euro.”
Questo è un obiettivo chiaro. Ti dice cosa vuoi ottenere, in quanto tempo, con quale risorsa e a quale costo.

Quando si lavora in questo modo, è molto più semplice valutare le performance, capire cosa sta funzionando e dove intervenire per ottimizzare.

L’obiettivo guida la scelta di canale, messaggio, contenuto

Una volta che hai definito cosa vuoi ottenere, tutto il resto diventa più chiaro.
Se stai cercando visibilità, punterai su formati visivi, video emozionali, campagne ad alto impatto.
Se invece l’obiettivo è raccogliere contatti, avrai bisogno di una landing page ben costruita, di una call to action precisa e di un’offerta interessante.
E se vuoi vendere, dovrai semplificare il percorso, rimuovere ogni ostacolo e mettere in evidenza benefici, testimonianze e garanzie.

Definire l’obiettivo significa avere una bussola per ogni decisione che prenderai nel tuo marketing.

Conclusione

Gli obiettivi di marketing non sono solo numeri da inserire in una presentazione. Sono il cuore della strategia.
Quando sai con precisione dove vuoi arrivare, riesci a scegliere i mezzi giusti, parlare al pubblico giusto, e valutare i risultati con lucidità.

E soprattutto, riesci a trasformare il marketing in una leva concreta di crescita, non in un semplice costo da sostenere.


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